La signora che effettua la prova in una filiale di Barclays sa bene che una volta Barclays era la numero uno nei mutui con Woolwich e quindi prova a chiedere: "Vorrei aprire qui un conto così poi sposto il mutuo dalla mia banca perché ho visto che i tassi sono migliori da voi". Cambiare mutuo senza pagare nulla o quasi è un diritto acquisito: si chiama in gergo bancario "surroga" e in pratica è un "cambio mutuo" che dovrebbe essere più vantaggioso, cambiando così anche banca in nome della concorrenza.
La risposta del funzionario della filiale (che si fa chiamare "gestore") è significativa (senza nemmeno vedere di che mutuo si tratta): è una risposta muta con un significativo storcere di naso. Alla richiesta di chiarimento, il gestore, un po' sospirando, un po' complice, cerca di far capire alla signora che è meglio che rimanga dov'è: "Guardi che non le facciamo pagare il bonifico alla sua banca, ma tenga il mutuo dov'è".
La surroga è morta esattamente come lo è il mutuo. Non servono a niente i correttivi introdotti dal DL Liberalizzazioni al procedimento di surroga di mutuo, che lo rende gratuito e veloce. Gli alti spread bancari sono un problema: chi ha sottoscritto il mutuo anche solo a fine 2011 ha uno spread migliore di quanto possa accettare oggi. E così la surroga non è che non venga richiesta come qualcuno scrive (la surroga rappresenterebbe appena il 9,7% dei flussi di mutuo, mentre era il 18% ad Ottobre 2010 secondo il broker mutui.it), non viene accettata. Aggiungo che questo è un danno per le banche che così perdono potenziali nuovi clienti. Quindi le banche bloccano i mutui e le surroghe di mutui già in essere semplicemente perché il rischio è troppo elevato. D'altra parte lo spread surriscaldato di ieri fa capire che la situazione è molto grave e non dipende nemmeno da quante tasse riusciranno a farci pagare.